Emilio ti presenti?

Sono nato e cresciuto a Quarto Oggiaro. Conosco bene il quartiere e ne ho visto le molte trasformazioni.

Mi occupo di ANPI da parecchi anni, ma occorre precisare che a Quarto ci sono due sedi dell’ANPI: una nella zona vecchia (via Mambretti) con un riferimento storico con ex partigiani che vivevano in quella zona e una più nuova (via Vittani) animata da persone che facevano parte della resistenza non locale.

Che attività organizzate?

Facciamo tante attività nelle scuole della zona. I bambini oggi non sanno nulla della Resistenza e portare loro la nostra testimonianza ha un grande valore.

Organizziamo anche molte iniziative culturali con i cittadini, con l'obiettivo di tener viva la memoria, ma anche di promuovere attività che rivitalizzino il senso di cittadinanza, come la realizzazione di murales o l’organizzazione di cene per la raccolta fondi. Sono anche attivo nel gruppo di associazioni che lavorano nel quartiere.

Come sono gli abitanti di Quarto Oggiaro?

Gli abitanti della zona vecchia sono molto legati al loro quartiere, mentre chi abita nelle zona di più recente edificazione non si sentono parte di Quarto. Per me questa è una sconfitta perché sicuramente è mancata la capacità di coinvolgimento.

I problemi sono ancora tanti nel quartiere: c’è una forte dispersione scolastica e le risorse che arrivano a Quarto Oggiaro non sono mirate ai forti bisogni reali. 

Intervista a cura di Beatrice Zantomasi