Siamo nell'atrio della scuola Fabio Filzi. Ad accoglierci, sopra le arcate dell'androne una serie di parole chiave decise dagli alunni: amicizia, sorrisi, creatività, capriole... Di fronte a noi un grande cortile alberato. Qui incontriamo la Dirigente Claudia Giordano e gli insegnanti Roberta, Antonella e Paola che ci portano subito all'esterno, per ammirare il giardino pubblico situato proprio di fronte alla scuola, frutto del patto di collaborazione “Giardino dei desideri” firmato il 20 dicembre 2020.

L’iniziativa, nata da Fondazione Cariplo e Il progetto Idee bambine, pensieri bambini con Spaziopensiero onlus, rientra nell’ambito di Luoghicomuni e Lacittàintorno. Nella riprogettazione del giardino sono stati coinvolti in prima persona i bambini della Fabio Filzi e a seguire tutta la comunità educante: dalla voce e dai desideri dei bambini, chiamati a esprimere idee e a collaborare fattivamente alla realizzazione e alla cura del parco, i docenti e i genitori sono stati coinvolti in un processo di rigenerazione urbana coordinato da Labsus - Laboratorio per la sussidiarietà.

Ma c'è molto altro. Veniamo condotti infatti a visitare la straordinaria biblioteca rinnovata con il bando Arredi Innovativi e il laboratorio multimediale finanziato da Reggio Children, nell'ambito del progetto Fare Scuola in process: un atelier ultramoderno, concepito per stimolare il lavoro di gruppo cooperativo fra alunni e, con esso, l’interscambio culturale, l’attitudine all’apertura e all’integrazione: fattori di particolare importanza in un quartiere periferico e multietnico come questo.

L'istituto di Via Ravenna ha un altro particolare pregio: quello di accogliere da oltre 30 anni bambini con ASD (acronimo di Autism Spectrum Disorders). Dall’anno 2018, con il supporto integrato di Fabula Onlus, è stato costituito il progetto denominato “Differenti non da meno” con lo scopo di diffondere le buone prassi consolidate nel corso degli anni, condividere idee e progetti, creare contesti inclusivi per gli allievi con ASD e favorire una migliore qualità di vita all’interno della scuola.

Usciamo da questo incontro particolarmente colpiti. Una scuola ai margini della città, frequentata da alunni con background migratorio e di origine rom, accoglie bambini con disabilità e autismo, lavora attivamente per l'integrazione, lotta contro la dispersione scolastica, trasforma giardini, costruisce ponti e sentieri... Questo nostro viaggio in Corvetto ci ha fatto capire l'importanza della buona volontà dei liberi cittadini attivi e la potenza del loro agire attraverso reti territoriali e istituzionali, nella fiducia e trasparenza reciproca.